Al termine di una partita bella dal punto di vista tecnico ed entusiasmante per quanto riguarda l’aspetto emotivo, la Passalacqua Ragusa infila l’ottava vittoria consecutiva, a farne le spese questa volta è la Segafredo Bologna, e agguanta, seppur in modo virtuale (dovrebbe vincere i due recuperi per farla diventare reale) la seconda piazza.
In un PalaMinardi ancora tristemente vuoto ragusane e bolognesi hanno dato vita a un incontro che si è risolto solo nei secondi finali e durante il quale le due squadre si sono date battaglia a viso aperto, come se stessero giocando la partita decisiva per l’assegnazione del titolo.
L’inizio di partita sembra si giochi a chi sbaglia di più. Dopo i primi due canestri delle ospiti, le due squadre sembrano come bloccate e non riescono più ad aggiungere punti al loro score. La Passalacqua cancella lo zero dal tabellone solo al 6:34 con Nicole Romeo, mentre la Segafredo dovrà aspettare il 4:25 per centrare nuovamente il canestro, quando il punteggio era sul 9-4.
Solo nella parte finale di quarto le due squadre si sbloccano e vanno al primo riposo sul 21-10.
Sul +11 l’impressione è che Ragusa abbia trovato le giuste contromisure per arginare gli attacchi delle avversarie e per andare con una certa facilità a canestro. In realtà non sarà così. Bologna, al ritorno sul parquet, con un parziale di 7 a 0, si rifà sotto e da quel momento in poi la partita diventa equilibrata. Ogni tanto la Passalacqua tenta di riallungare ma la Segafredo non la lascia scappare. A metà secondo quarto il massimo vantaggio biancoverde arriva a +5 ma si va al riposo lungo sul 39-38.
Nel terzo quarto a salire in cattedra è la bianconera Bishop che, oltre a mettere una serie di tre triple consecutive (alla fine risulterà la migliore realizzatrice dell’incontro con 27 punti, seguita dalla biancoverde Marshall con 24) diventa il punto di riferimento per ogni attacco della propria squadra. Le ragusane stentano a contenerla ma in qualche modo ci riescono, così come riescono a restare sempre avanti nel punteggio, seppur sempre con vantaggi minimi. Si va all’ultimo riposo sul 63-61.
L’ultimo quarto è bellissimo per l’intensità con il quale viene giocato dai due quintetti. Ragusa prova più volte a scappar via (massimo vantaggio +5) ma le bolognesi si rifanno sempre sotto.
All’8:12 si è sul 69-64, un minuto dopo il tabellone indica il 69 pari.
Si va avanti così, a strappi, con la Passalacqua a condurre ma senza mai andare oltre i 3 punti di vantaggio.
Nella partita di andata le padrone di casa si erano imposte per 63-60 quindi, per essere in vantaggio negli scontri diretti in caso di arrivo a pari punti, le biancoverdi dovranno vincere con almeno 4 punti di scarto. A 1:20 dalla dalla fine l’obiettivo sembra raggiunto, 82-77, e addirittura poco dopo, a 46 secondi dalla sirena, Ragusa è avanti di 7 (84-77). Sembra fatta ma in poco più di 30 secondi le iblee riescono a subire cinque punti (una tripla da Tassinari e due punti da D’Alie).
Sul successivo attacco, mancano 8 secondi al termine, la Mashall subisce un fallo e dalla lunetta non sbaglia nessuno dei due tiri. Sull’86-82 la partita per le bolognesi è ormai andata ma c’è ancora un obiettivo da raggiungere: chiudere almeno sul -2. Ci prova la D’Alie, buttandosi dentro per un facile tiro da sotto, ma la Harrison, con una grande stoppata, nega alle ospiti anche questa opportunità.