“Il dottor Bianchi” è un romanzo di un’incredibile attualità: dentro ci sono suicidi per ragioni economiche, vite spezzate da pirati della strada, violenza di genere e bullismo, fatti che quotidianamente ci riportano i Tg, leggiamo sui giornali, commentiamo sui social. La differenza, rispetto a quanto accade nella vita reale, è che nel romanzo di Stefania Cicero ci pensa il dottor Bianchi a risolvere i problemi o, quando ciò non è possibile, è lui che dispensa una parola di conforto per chi sta attraversando un momento difficile.
Abbiamo chiesto all’autrice, Stefania Cicero, di raccontarci com’è nata l’idea di scrivere questo romanzo.
L’idea è nata per caso… Ascoltando al Tg sempre le stesse notizie legate a fatti di cronaca quali violenza sulle donne, omicidi stradali, eccetera ho pensato tutto ad un tratto di dire la mia ed ho deciso di farlo indirettamenteattraverso lascrittura, raccontando storie verosimili.
Perché la scelta di una serie di racconti legati tra loro da una figura che è un “risolutore” dei problemi altrui?
La figura del dottor Bianchi è nata per trasmettere una speranzaatutti i protagonisti dei diversi racconti, una figura che, come spiego alla fine, dovremmo incontrare tutti noi nel corso della nostra vita, e al quale non bisogna aver paura di chiedere aiuto nel momento del bisogno.
I temi di cui si parla nei 5 racconti sono temi attuali, bullismo, fallimenti economici. Perché hai deciso di parlare proprio questi argomenti?
Ho voluto calcarmi in terza persona negli eventi traumatici che coinvolgono i protagonisti ed ho vissuto con loro tutte le sensazioni che giornalmente vivono tante persone e che nessuno racconta, e che raramente qualcuno nota.
Nella tua introduzione scrivi che “questo libro racconta storie reali, come la tua e la mia”. Dunque i 4 protagonisti del tuo libro, Annalisa, Grazia, Luca, Thomas (in rigoroso ordine alfabetico), sono realmente esistiti, ti sei ispirata a storie che conosci?
Naturalmente i protagonisti sono di mia fantasia ma nel corso dei diversi racconti ho inserito esperienze vissute da parenti ed amici che mi hanno trasmesso un insegnamento, che ho voluto così condividere con il lettore, come ad esempio il racconto dell’infanzia di Luca che nasce da esperienze raccontatemi dai miei cari nonni.
E il dottor Bianchi? È una persona che hai realmente incontrato nella tua vita o invece ti sarebbe piaciuto incontrare almeno una volta una persona con le sue caratteristiche?
Il Dottor Bianchi si ispira alla figura di mio padre, sempre attento e premuroso verso tutti. Io ho avuto la fortuna di incontrarlo, anche se purtroppo per poco tempo… Auguro a tutti di incontrare una persona gentile e sincera come lo era lui, e come lo è il nostro caro dottor Bianchi!
Leggendo il tuo libro e lo abbiamo trovato adatto sia a un pubblico adulto che a uno giovane. Tu per chi lo hai scritto?
Le storie hanno un linguaggio abbastanza scorrevole dunque sono state pensate per un pubblico giovane ma anche più maturo. Le tematiche sono attuali, non ci sono scandali o colpi di scena più scioccanti di ciò a cui si assiste oggi in TV, quindi sarei felice se il pubblico fosse vasto e differenziato.
Per finire la classica domanda: che progetti ci sono nel futuro di Stefania Cicero (a parte il mettere al mondo un bambino, cosa farai tra circa un mese)?
Progetti? Non saprei. Spesso penso di scrivere qualcosa per esprimere le mie sensazioni e le mie visioni sul mondo ma per ora mi godo la mia gravidanza e la mia bella famiglia che sicuramente mi darà nuove emozioni da poter raccontare, chissà, in un prossimo futuro…