L’ultimo atto della Final Eight di coppa Italia vedeva di fronte la Passalacqua Ragusa e la Geas Sesto San Giovanni. A guardare la classifica del campionato in tanti avrebbero pronosticato una vittoria, forse anche facile, per le ragusane. Ma questa “final” è stata caratterizzata dalle sorprese, prima fra tutte proprio quelle di Sesto, che venerdì ha eliminato Broni (quarta forza del campionato), e sabato Venezia (attuale capolista, finora due sole sconfitte). Dunque se, almeno nei pronostici, la Passalacqua poteva essere considerata favorita, la sua vittoria poteva non essere così scontata.
E infatti il primo quarto, giocato a ritmi vertiginosi, ragion per cui si sbaglia anche parecchio, è stato tutto sommato è equilibrato, anche se alla sirena sono avanti le iblee di 8 punti (22-14). A fare la differenza sono una sontuosa Hamby e a un’ottima Romeo: la prima ha dominato sotto le plance e ha messo dentro 15 punti in 10 minuti (saranno 26 al termine dell’incontro), la seconda ha dato sprint alle azioni di attacco delle ragusane.
Il vero solco, però, viene tracciato nel secondo quarto, quando la Passalacqua, grazie a una grande difesa impedisce alle avversarie di trovare il canestro con facilità (le lombarde segneranno i loro primi punti solo al 5:20) mentre le ragusane riescono a farlo con relativa facilità. Il parziale è di 18-11, il risultato con il quale si va al riposo lungo è di 40-25.
Al rientro sul parquet c’è un’altra Sesto, intenzionata a giocare lo stesso scherzo che le era riuscito la sera precedente a Venezia. Per fortuna di Ragusa ci riesce solo in parte (all’ultimo intervallo il tabellone indica 63-50), ma quando si ricomincia a giocare, da entrambe le parti c’è la consapevolezza che la partita è ancora tutta da giocare.
Se volessimo dare un titolo all’ultimo quarto, il più adatto sarebbe “se non ora quando”. Le ragazze di Sesto le provano tutte, gettano il cuore oltre l’ostacolo, ma è il maggior tasso tecnico delle Ragusane a fare la differenza e a permettere loro di portare agevolmente in porto la nave biancoverde. Finale 77-61.
Ragusa aveva vinto la sua prima e unica coppa Italia nel 2016, Sesto nel 1973 (nel 2015 era arrivata quella di serie A2). Oggi a fare il bis è, meritatamente, la Passalacqua.
“Sono davvero contentissimo – ha detto a fine partita coach Gianni Recupido – ovviamente ho provato a ringraziare un po’ tutti, perché le vittorie sono di tutti: lo staff invisibile, i medici, i dirigenti, tutta la famiglia Passalacqua che ci sostiene e che ci dà questa possibilità. Il successo va diviso tra tutti, è inutile parlare della partita ed è bellissimo. È una cosa meravigliosa. Questa coppa ha un bel sapore perché è la mia prima da capo allenatore e la voglio dedicare a mio padre che mi ha trasmesso l’amore per il basket, lui che ha la tessera numero 308 quando ormai le tessere sono a sei cifre”.