ARTICOLI


Ragusa corsaro

Ragusarugby, 15 ottobre 2017

 
Il Ragusa Rugby espugna il campo dell’Amatori Catania 1963 e li scavalca in classifica, rimanendo a un solo punto dalla vetta.
image

Al termine di una partita equilibrata e combattuta fino all’ultimo secondo il Ragusa Rugby espugna il campo dell’Amatori Catania 1963 e si porta in solitario al secondo posto della classifica di serie C1.
Partita equilibrata, si è detto, eppure i ragusani per quasi venti minuti dominano l’incontro, andando subito in vantaggio, ma poi un micidiale uno-due-tre dei catanesi fa vacillare le certezze iblee, dando al contempo ai padroni di casa l’illusione di poter fare un solo boccone degli avversari. Ma andiamo per ordine.
A partire forte è la squadra di coach Greco che già al 7° si porta in vantaggio con una bella invenzione di Peppe Iacono che, all’interno dei 22 etnei, calcia a seguire per se stesso, e schiaccia in meta quando il pallone ha oltrepassato la fatidica linea. Lo stesso giocatore trasforma. 7 a 0 e partita che sembra tranquillamente in mano degli iblei, che nei minuti seguenti tengono stabilmente in mano il pallino del gioco.
E invece, quando nessuno se lo aspetta, arrivano tre zampate catanesi che tramortiscono i giocatori ragusani, anche oggi in maglia rossa. Al 18° la meta di Emiliano Puglisi, al 21° quella di Yuri Minnì e al 25° quella di Rigil Rountree, tutte trasformate da Valentino Colajanni portano il risultato sul 21 a 7, mettondo in crisi la squadra iblea.
Per il resto del primo tempo, infatti, i ragusani non riescono più a rendersi pericolosi e i padroni di casa controllano agevolmente la partita.
A tempo quasi scaduto, però, Peppe Iacono ne fa un’altra delle sue: prima supera la difesa avversaria e poi dà un pallone d’oro ad Alessandro Cappa che deve solo essere depositato in meta. Con la trasformazione dell’apertura ragusana fa 21 a 14.
Sarà per la meta segnata a tempo scaduto, sarà per le parole di German Greco all’intervallo, alla ripresa in campo scende un altro Ragusa. E che sia diverso da quello visto nella seconda parte del primo tempo lo capiamo subito: il tempo di ripartire che Stefano Iacono, subentrato a un evanescente Demba Mane intorno al 20°, sta già festeggiando la propria meta. Il fratello Peppe centra i pali. 21 a 21 e per i catanesi tutto da rifare.
Adesso ad accusare il colpo sono i padroni di casa che, forse anche complice un loro calo fisico, lasciano campo ai ragusani.
Passano sette minuti e il Ragusa passa in vantaggio. Punizione veloce battuta da Peppe Iacono nei 5 metri etnei e Salvatore Buffa è lesto a tuffarsi in meta all’altezza della bandierina. Questa volta il piede del cecchino ibleo è impreciso. 21 a 26.
Inizia la girandola dei cambi. Tra il 55° e il 61° escono Mario Bella, Davide Sammito, Andrea Gulino e Salvatore Bellina, prendono il loro posto Massimo Avola, Andrea Puglisi, Francesco Mallia e Adriano Scrofani.
Al 55° e al 70° ci sono anche due gialli, rispettivamente per Samuele Trimarchi e Daniele Gulino. In questa fase non accade nulla di rimarchevole ma la superiorità numerica mette le ali ai piedi ai padroni di casa che si catapultano in attacco. Il Ragusa però alza un muro difensivo che regge all’assalto degli avversari, anche se di tanto in tanto vacilla.
E al 75°, invece, un repentino capovolgimento di fronte porta Mallia a bagnare il suo debutto con una meta. Peppe Iacono sbaglia ancora. 21 a 31.
La partita a questo punto sembra chiusa ma l’Amatori tenta il tutto per tutto per segnare la meta che darebbe loro il punto di bonus difensivo e quello per le mete segnate. Ci riescono solo all’ottantesimo quando il signor Paolo Schilirò assegna loro una meta di punizione per un placcaggio alto ai danni di un giocatore catanese. 28 a 31 e tutti sotto la doccia.
Migliore in campo Dario Imbesi.