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È già una buona annata
Padua360°, 26 marzo 2017
Un primo bilancio stagionale
Mancando poco più di un mese alla fine della stagione 2016/2017 se ne può iniziare a stilare un primo bilancio. In casa Padua, intesa come società, questo non può non considerarsi più che positivo.
È vero, la Prima Squadra ha fallito l’obiettivo che si era data a inizio stagionale, la qualificazione ai Play Off per la promozione in serie B. Ma forse la squadra di quest’anno è stata un po’ troppo sopravvalutata. Il secondo posto dello scorso anno, a soli quattro punti dal Napoli, poi promosso in B, ha tratto in inganno tutto l’ambiente, che non ha tenuto in conto le assenze, in primo piano quella di Peppe Iacono ma anche quelle di Paolo Bellio, Gianfranco Arrabito, Luca Cavalieri, Albert Digrandi, Carlo Firrito, Paolo e Cristian Iacono, Eugenio Lo Presti e Giovanni Tumino, che hanno “impoverito” il XV di coach Greco.
Ammettiamolo, con questo Padua non si poteva fare più di quanto si è fatto: il terzo posto della prima fase e la striscia di tutte vittorie in seconda fase è il massimo risultato oggi raggiungibile.
Adesso l’obiettivo è il mantenimento della categoria, obiettivo non difficile da raggiungere, per ripartire, il prossimo anno, più forti di prima anche grazie all’apporto che certamente daranno i giovani che a inizio stagione arriveranno dall’Under18.
E parlando della squadra di Peppe Gurrieri, dobbiamo dare a Cesare quel che è di Cesare: la Diciotto paduina è forse quella che ha sorpreso più di tutte per forza, gioco e continuità. Chi si aspettava che a quattro partite dalla fine la “banda Gurrieri” potesse guidare la classifica e che oggi, in caso di vittoria, potesse mettere una seria ipoteca per la vittoria finale? Eppure è quello che sta succedendo e di questo va dato merito a Peppe Gurrieri in primo luogo, che è stato capace di mettere su un XV di primo livello pur avendo a disposizione un numero di uomini veramente risicato, dando loro un gioco spumeggiante ma concreto, senza però dimenticare che a scendere in campo sono i giocatori e che quindi è a loro che va dato il merito maggiore per quello che hanno fatto finora.
Le altre due selezioni che fin qui hanno disputato un’ottima stagione sono i piccoli, i “bambini terribili” dell’Under14 dell’Under12.
La Quattordici, dopo una stagione in cui hanno raccolto sconfitte ovunque e con tutti, quest’anno stanno raccogliendo i frutti di un anno di lavoro e, dopo un inizio zoppicante, sono diventati un rullo compressore capace di asfaltare chiunque gli si pari davanti.
Della Dodici ormai si è detto tutto. Vincere sempre è bello ma forse fa male all’ego, fa sentire invincibili anche se non lo si è. La partecipazione, tra poco più di un mese, al trofeo “Città di Treviso”, l’ex Trofeo Topolino, e il confronto con realtà certamente più evolute, probabilmente farà tornare sulla terra quanti stanno camminando a due palmi dal terreno (anche se noi, in fondo al nostro cuore, ci auguriamo di poter continuare a farlo).