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Re di coppa

Ragusarugby, 18 dicembre 2016

 
Domenica derby barocco con il Syrako Siracusa, in palio l’omonima coppa e la ricerca del miglior piazzamento in prospettiva “seconda fase”.
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Dal campo sono usciti sconfitti, una brutta sconfitta arrivata al termine di ottanta minuti giocati in modo nebuloso, discontinuo e a tratti stucchevole, ma ad alzare la Coppa Barocco, trofeo istituito nel 2010 e che ogni anno si assegna a chi vince i due incontri di campionato tra Syrako Siracusa e Padua Ragusa, sono stati per la quinta volta consecutiva i biancazzurri iblei.
Questa è una delle poche note positive della prestazione di oggi, insieme alla bella prova di Simone Guastella, sempre più convincente nel ruolo di estremo, e al coraggio di Paride Vona, Stefano Russo e Giovanni Tribastone, che sono scesi in campo (o sono rimasti fino alla fine sul rettangolo di gioco) nonostante le loro condizioni fisiche consigliassero tutt’altro. Per il resto nebbia.
Oggi al “Pippo Di Natale” si è visto un Padua con poche idee ma ben confuse, un Padua che, pur attaccando per quasi tutto l’incontro, è riuscito a bucare la difesa aretusea solo in due occasioni, un Padua che ha sbagliato diversi placcaggi decisivi e che, a un certo punto della partita, ha perso il bandolo della matassa e non lo ha più ritrovato.
Di fronte aveva un Syrako che, come i ragusani, aveva per unico obiettivo quello di portare per la prima volta la Coppa Barocco a Siracusa e che per questo ha lottato come raramente si è visto fino al triplice fischio del signor Carmelo Censabella.
I siracusani hanno sofferto tanto, soprattutto nel primo tempo, la miglior tecnica dei ragusani, ma sono sempre riusciti a salvare la propria area di meta; quando non ce l’hanno fatta sono stati bravi (e fortunati) a replicare immediatamente dopo, giocando per ottanta minuti con il coltello tra i denti, facendo valere una forma e una forza fisica davvero invidiabile.
Ne è venuto fuori un incontro che, se si fosse trattato di pugilato e non ci fosse stato il knok-out, sarebbe stato vinto ai punti dal Padua. Invece il Syrako ha messo più volte al tappeto la squadra di coach Greco, alla fine vincendo con merito. La vittoria però non è bastata, come si diceva, a strappare l’ambito trofeo ai ragusani che, forti della vittoria nella partita d’andata, avrebbero dovuto cedere con un minimo di 9 punti di scarto, subendo almeno 4 mete e, al contempo, non segnandone più di 3. Come vedremo, il Syrako si è fermato sul 23 a 15, subendo 2 mete ma segnandone solo 3.
A partire forte, però, sono i biancazzurri che per una decina di minuti cingono d’assedio la difesa bianconera, senza per questo riuscire a segnare punti. A sorprendere non sono tanto gli attacchi, per quanto sterili, del Padua, quando la sua mischia che sovrasta in modo nettissimo quella siracusana.
A segnare i primi punti sono però i padroni di casa. C’è una touche nei 22 iblei, si forma una maul che conduce Vincenzo Fazzino in meta. Lo stesso giocatore non centra i pali. 5 a 0.
La meta aretusea è solo una luce nel buio perché a fare la partita sono i ragusani. Il Syrako si difende come può, commettendo spesso fallo, ma il Padua non riesce a convertire in punti la supremazia in mischia e nel gioco aperto.
Tutto questo fino al 21°, quando Paride Vona, già non in perfette condizioni fisiche, è costretto ad uscire per un riacutizzarsi di un precedente infortunio. È il momento in cui la partita cambia padrone. La mischia iblea non domina più come prima e i siracusani iniziano a far valere la loro maggiore forza fisica in tutti i reparti.
Ciò nonostante, al 30°, dopo una bella e lunga azione che vede protagonista tutta la squadra, i ragusani passano in vantaggio. Meta di Andrea Battaglia e trasformazione di Stefano Iacono.
Il vantaggio non dura tanto. Al 37° Brandon Adams, sfruttando la spinta della propria mischia, riporta avanti il Syrako. Si va così al riposo.
La meta di Enoc Valenti apre la seconda parte dell’incontro, ma gli ospiti restano avanti solo per pochi minuti perché ci pensa Marco Pizzo a rimettere le cose a posto. In realtà ci pensa la difesa biancazzurra, che si apre come il mar Rosso con Mosè, a spianare la strada all’ala siracusana, ma su questo stendiamo un velo pietoso. Fazzino trasforma e il risultato si ferma sul 17 a 12.
Tre minuti dopo Stefano Iacono centra l’acca da posizione agevole ma l’impresa la compie Fazzino quando, siamo al 51°, droppa in modo perfetto da centro campo. È il segno che oggi per il Padua c’è poco da fare.
Coach Greco rimescola le carte ma i biancazzurri sono nella nebbia, mentre i siracusani ci vedono benissimo.
La partita si chiude al 72° con la punizione di Concetto d’Aquila che spegne ogni residua speranza di sorpasso per i ragusani e che fissa il risultato sul 23 a 15.
Negli ultimi minuti il Syrako prova in tutti i modi a segnare la quarta meta che significherebbe, oltre che vittoria più rotonda, conquista della Coppa Barocco, ma non ci riesce.
Adesso il campionato si ferma per le festività di fine anno. Si tornerà a giocare il 15 gennaio con l’ultima giornata di questa prima fase, il Padua affronterà in casa le Aquile del Tirreno.