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Obiettivo coppa
Ragusarugby, 16 dicembre 2016
Domenica derby barocco con il Syrako Siracusa, in palio l’omonima coppa e la ricerca del miglior piazzamento in prospettiva “seconda fase”.
Ultimi 160 minuti di gioco e poi la prima fase del campionato di serie C1 potrà essere archiviata. A due giornate dalla fine i verdetti sono già tutti pronunciati. Se non ancora matematicamente, quanto meno virtualmente.
Cus Catania e CLC Messina promosse alla Poule Promozione, Padua Ragusa, Amatori Palermo, Syrako Siracusa e Aquile del Tirreno Barcellona PG andranno ai Play Out con l’obiettivo di evitare la retrocessione in serie C2.
Ma prima c’è da concludere in bellezza questa fase. Il Padua, domenica, sarà impegnato sul campo del Syrako ed è chiamato, oltre che a far dimenticare la sconfitta di Catania, a una vittoria sia per tenere anche per quest’anno nella propria bacheca la Coppa Barocco, che per mantenere il terzo posto in classifica in modo da affrontare la seconda fase del campionato nelle migliori condizioni possibili. In più c’è la storica rivalità tra le due società delle capitali del barocco a dare un’ulteriore motivazione ai trenta che si affronteranno in campo.
«Queste due ultime partite per noi sono importanti», ci ha confidato il team manager paduino, Ciccio Schininà. «Vogliamo chiudere con due vittorie questa parte della stagione, prepararci al meglio per la seconda fase e, naturalmente, tenerci anche per quest’anno la Coppa».
All’andata fini con una vittoria dei padroni di casa per 31 a 23. Domenica, per conquistare l’ambito trofeo, i siracusani dovrebbero vincere con almeno 9 punti di scarto, segnando al contempo almeno 4 mete e subendone al massimo 3. Con ogni altra combinazione sarebbero i ragusani a riportare a casa il trofeo.
E poi c’è, obiettivo certamente non secondario, da mantenere il terzo posto in classifica, posizione che permetterebbe al Padua di incrociare al primo turno della seconda fase la squadra sesta classificata.
«Ogni partita, con chiunque giochi, devi vincerla sul campo, ma è fuor di dubbio che affrontare chi chiude la stagione al sesto posto non è come affrontare chi vince il girone».