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Il Padua riparte

Ragusarugby, 30 ottobre 2016

 
Dopo la battuta d’arresto di domenica scorsa, il Padua oggi batte il Syrako e conquista il secondo posto in solitaria.

 

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Quando Padua Ragusa e Syrako Siracusa si affrontano una cosa è sicura: non sarà una partita monotona, non si giocherà senza grinta. Così è stato anche l’incontro odierno.
Ragusani e Siracusani arrivano a questa partita appaiati al secondo posto e quindi, oltre alla ormai proverbiale rivalità tra le due squadre, in palio c’erano anche il ruolo di comprimaria, alle spalle del lanciatissimo Cus Catania, e, anche, un pezzo della Coppa Barocco, il trofeo che ogni anno si contendono le squadre delle due capitali del barocco siciliano e che sarà assegnato al termine della partita di ritorno.
È normale, dunque, che la partita sia stata tirata fino alla fine, combattuta senza esclusioni di colpi (ma sempre nel rispetto delle regole) e giocata come se fosse una finale.
La “finale” se l’è aggiudicata la squadra di casa, che è stata quasi sempre avanti nel punteggio, che ha dato la sensazione di poter disporre dell’avversario a proprio piacimento, ma che, nei fatti, non è mai riuscita a staccare nel punteggio in modo netto i tuttineri siracusani. La squadra di casa alla fine si è imposta solo per 31 a 23, con l’ultima meta della squadra ospite arrivata a tempo scaduto.
Ma partiamo dall’inizio. Neanche il tempo di cominciare e il Syrako passa in vantaggio. Fallo in ruck dei ragusani e Vincenzo Fazzino non ci pensa un attimo a cercare la via dei pali. 0 a 3.
I paduini sembrano in palla e al 7° vanno in meta al termine di una bellissima azione giocata sui ripetuti passaggi tra Marco Marlin e Alessandro Cappa, con quest’ultimo che va a concludere al centro dei pali. La posizione per la susseguente trasformazione è di quelle che potresti calciare a occhi chiusi ma Stefano Iacono riesce a colpire il palo. 5 a 3.
I biancazzurri si trovano a meraviglia e quando ingranano la quarta diventano imprendibili per i giocatori ospiti. Sei minuti dopo un’altra bella azione dei trequarti, con Marlin ed Enoc Valenti protagonisti, porta quest'ultimo in meta. Capitan Iacono raddrizza il piede e si va sul 12 a 3.
Per come i ragusani stanno giocando, e per la pochezza della difesa siracusana, sembra che la partita si possa chiudere da lì a poco. Invece il Syrako conquista terreno, i giocatori iblei placcano molli e al 16° Touray Famara va in meta indisturbato. Con i due punti di Fazzino il punteggio si ferma sul 12 a 10.
I tuttineri prendono coraggio, i biancazzurri iniziano a commettere falli e Fazzino ci prova a ogni occasione ad incrementare il punteggio. Al 22° gli va male, al 24° aggiunge tre punti allo score. 12 a 13.
A perdere una seconda volta in casa i giocatori di German Greco non ci stanno, così riprendono a giocare come sanno e al 27° entrano in area di meta avversaria con una maul vincente. Meta assegnata a Stefano Russo e ulteriori due punti che arrivano grazie al piede di Iacono. Sul 19 a 13 si chiude anche il primo tempo.
La ripresa si apre con l’ingresso di Fabio Schininà che prende il posto di Max Nicita e, un minuto dopo, con il cartellino giallo al neo entrato per un placcaggio pericoloso.
In 15 contro 14, tutti si aspettano che a prendere in mano il pallino del gioco siano gli ospiti e invece, al 44°, è Marco Marlin a segnare, al termine di un’azione corale dei trequarti biancazzurri. Stefano Iacono centra facilmente l’acca. 26 a 13.
Con la vittoria che sembra ormai in pugno, e con il punto di bonus già conquistato, i ragusani rallentano un po’ e la partita sembra ristagnare. Al 50° Fazzino accorcia grazie all’ennesimo fallo dei paduini ma, eccezion fatta per una serie di cambi, da una parte e dall’altra, non accade nulla di importante.
Si arriva così al 72°, con la mischia del Padua che sigilla la magistrale prestazione costringendo i dirimpettai in maglia nera a commettere fallo prima che i ragusani riescano a spingerli fin dentro la loro area di meta. L’arbitro, il signor Giovanni Gurrieri, che ha ben diretto nonostante la fatica cui è stato costretto (oggi doppia partita per lui), assegna una sacrosanta meta di punizione che Stefano Iacono clamorosamente non trasforma. 31 a 16 e partita virtualmente finita.
E siccome oggi chi gioca in 14 segna una meta, proprio allo scadere, poco dopo l’espulsione del siracusano Gianluca Orefici, Famara, approfittando di un black out della difesa iblea, mantiene la tradizione siglando la sua personale doppietta.
Stasera il Padua si ritrova solitario al secondo posto, e domenica prossima, ultima di andata, i ragusani proveranno a mantenere la posizione cercando la vittoria in casa delle Aquile del Tirreno.