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Va bene così

Padua360°, 22 maggio 2016

 
Editoriale.
 
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All’inizio della Poule Promozione German Greco, il coach del Padua, era stato molto chiaro: «Perché questa stagione si possa ritenere positiva dovremmo arrivare all’ultima giornata ancora in corsa per il salto di categoria».

Considerando che fino a quando l’Afragola Napoli non ha battuto il Monopoli i ragusani potevano ancora sperare nella promozione in B, la stagione dei biancazzurri non può non definirsi positiva. E se la settimana prima, a Napoli, le cose fossero andate diversamente, oggi staremmo qui a scrivere altro.

Il Padua, però, non ha dovuto dire addio ai sogni di gloria con la sconfitta in terra campana. Certo, perdendo a Napoli i ragusani si sono giocati l’ultima possibilità per arrivare agli 80 minuti finali con tutte le chances di promozione, ma i punti che a fine campionato li hanno separati dai rossoneri di coach Gargano bisogna cercarli altrove: a Monopoli e a Caltanissetta.

Lì i paduini hanno perso il treno che li avrebbe portati in B. I tre o quattro punti lasciati in Puglia, al termine di una partita giocata in modo scialba dai biancazzurri, e gli altrettanti in casa della Nissa hanno fatto la differenza.

Certo, perdere al Tomaselli ci poteva stare pure, ma non dopo una partita giocata bene e dominata per larghi tratti; mentre ancora ci si chiede come sia stato possibile tornare da sconfitti dalla trasferta a Monopoli.

Ma è inutile piangere sul latte versato. Bisogna invece far tesoro degli errori commessi, perché ce ne sono stati, e ripartire da quelli per essere ancora più forti già dalla prima partita della prossima stagione. Che si tratti del campionato di serie C1 o, meglio, di serie B.

Sì, perché, pur avendo mancato la promozione sul campo, il Padua, grazie all’ultimo colpo di reni con il quale ha superato in classifica la Nissa, può ragionevolmente sperare, quest’estate, in un ripescaggio nel campionato cadetto.

Sarebbe il secondo in tre anni. Avremmo preferito arrivare in B giocando piuttosto che a tavolino, ma tutti sappiamo che, limitandoci a quanto fatto vedere in campo, ed escludendo alcune scelte arbitrali, sia allora che questa volta sarebbe stato il Padua a meritare la promozione. Anzi, l’avrebbe proprio raggiunta senza “ostacoli altri”.

Ma fermiamoci qui. Non serve rivangare il passato. Godiamoci invece questo secondo posto assoluto, la crescita dei ragazzi, sia dal punto di vista tecnico che umano, e aspettiamo l’autunno per ricominciare a soffrire (speriamo poco) e gioire (tanto) con loro.