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80 minuti di combattimento
Ragusarugby, 2 marzo 2016
Seconda trasferta consecutiva per il Padua Rugby Ragusa che, sul campo dell’Arechi Salerno, proverà a riscattarsi dopo la sconfitta subita nel turno precedente in casa del Monopoli.
Dopo due turni la Poule Promozione della serie C1 è ancora un enigma senza una soluzione evidente ma con una sola certezza: quella di quest’anno è una Poule molto equilibrata e bisognerà attendere almeno la fine del girone di andata per capirci qualcosa.
Domenica prossima, intanto, il Padua Rugby Ragusa sarà impegnato sul difficile campo di Salerno per affrontare gli Arechi.
I salernitani fanno parte del gruppetto a 5 punti, insieme a Nissa e Padua, e hanno al loro attivo una vittoria, in casa con il Monopoli, e una sconfitta, a Napoli.
L’entusiasmo, in casa campana, è grande, considerando che la società gialloblu è nata solo tre anni fa e che è alla prima esperienza a questi livelli.
Ce lo conferma il coach dei dragoni, Luciano Indennimeo: «La prima stagione l’abbiamo giocata con un organico ridotto all’osso, l’anno scorso abbiamo stravinto il campionato di serie C2. Ma quando si fanno 1000 punti e se ne subiscono solo 50 vuol dire che si tratta di una stagione da non considerare. Quest’anno, invece, ci siamo qualificati ai play off ma non nutriamo nessuna velleità di promozione perché ci sono squadre più attrezzate della nostra, come il Padua, la Nissa o l’Afragola Napoli, che in questa stagione ci ha già battuti per due volte. Ma non scendiamo in campo per perdere… nessuno lo fa e non lo facciamo nemmeno noi. A vincere ci proviamo sempre… La prossima partita la giocheremo con il Padua che, almeno sulla carta, è favorito, ma noi faremo di tutto per sovvertire il pronostico».
L’Arechi Salerno, per tante cose, somiglia al Padua: società “a conduzione familiare”, con solo giocatori locali (che pagano per giocare), che punta molto sulle giovanili.
«A Salerno non è facile far crescere una società perché il rugby non è molto conosciuto. Ma noi vogliamo riuscirci partendo proprio dal settore giovanile, che sta alla base di tutto. Al momento abbiamo solo una Under14 e una Under18, oltre che il settore “minirugby”, ma siamo nati solo due anni fa».
Che squadra è quella salernitana? Quali sono i suoi punti di forza e i suoi lati deboli? Ci svela tutto coach Indennimeo: «La nostra età media è intorno ai 24/25 anni, con un mix ben dosato tra gioventù ed esperienza. Il nostro punto di forza è certamente il gioco di squadra, il collettivo. A me piace vedere un XV che si muove molto in campo, integrando il gioco degli avanti con quello dei trequarti. I nostri punti deboli, invece, sono quelli di tutte le squadre che giocano in serie C. Io pretenderei tanto dai miei uomini, ma devo fare i conti con le loro capacità e mi devo accontentare…».
In casa Padua, invece, c’è voglia di riscatto dopo la sconfitta in terra di Puglia, e coach Greco sta caricando i suoi. «Quella di Salerno sarà una gara dura come lo è stata quella di Monopoli. Saranno ottanta minuti di combattimento. Spero di riuscire a sistemare la mischia ordinata, fondamentale nel quale abbiamo avuto parecchie difficoltà domenica scorsa».
Da Monopoli il Padua è tornato a casa con un paio di uomini infortunati. Quant’è piena l’infermeria biancazzurra? «Diciamo che è desolatamente vuota. A parte Albert Di Grandi, che difficilmente riusciremo a recuperare per la trasferta di Salerno, tutti gli altri sono “abili e arruolabili”. Dunque per me c’è solo l’imbarazzo della scelta per i quindici che andranno in campo e i sette che partiranno dalla panchina».
L’incontro si giocherà al centro sportivo “Casignano” di Pellezzano, alla periferia di Salerno, con fischio d’inizio alle ore 11:00.