ARTICOLI
Una birra con Ciccio / 16
Ragusarugby, 22 febbraio 2016
Due chiacchiere sui campionati di B e C con l’esperto di rugby (e di birre), Ciccio SchininÀ.
Ciccio, dopo due giornate di Poule per la promozione in B ti confesso che non ci ho capito nulla: si vince e si perde senza un apparente filo logico. Mi puoi spiegare, tu che se l’esperto?
Sono onestamente in difficoltà, innanzitutto perché il mio stato di lucidità rasenta quello di un toscanaccio doc da osteria intento a cavar bestemmie (ride). Fatta questa premessa devo dire che fare calcoli e previsioni è davvero inutile, l’unico parametro certo è il rapporto chilometri/punti fatti. A oggi, chi l’ha sfruttato meglio è Napoli, chi peggio è Salerno. Ma tu credi che tra Napoli e Salerno ci siano veramente 22 punti di distacco? Assolutamente no! Cosi come sono convinto che noi non siamo quelli di Monopoli e che Trepuzzi non è quello che ha perso in casa bensì quello che va a Caltanissetta a sfiorare l’impresa. Qui vince chi si sporca più la faccia e tiene la testa sulla partita anche nei “viaggi della speranza” di due giorni. Noi non lo abbiamo fatto e abbiamo pagato.
Spiegazione complessa, ma per il momento mi accontento. Però, visto che sei nelle spiegazioni, mi puoi anche spiegare come si fa a perdere solo di un punto una partita nella quale per 80 minuti hai giocato con una mischia succube dell’altra?
Questa domanda non fa altro che aumentare il mio rammarico e fomentare la mia rabbia: abbiamo perso di un punto subendo in mischia per 70 minuti giocando a rugby per 15 minuti scarsi, prendendo un palo e buttando al vento un 3 contro 1 a pochi metri dalla meta sul 6 a 9. Il Monopoli ha sfruttato egregiamente il fattore campo che si confà perfettamente alle loro caratteristiche fisiche e tecniche. Noi adesso dobbiamo andare a Salerno e giocare come contro Nissa, è l'unico modo per provare a vincere lì
E adesso parliamo di birre, che forse è meglio.
Oggi ci beviamo una bella spremuta di luppolo che fa al caso nostro, una Skizoid del birrificio Toccalmatto: un American Pale Ale dal malto quasi impercettibile, sentori agrumati e resinosi si alternano in una base decisamente amara e fresca, gradazione alcolica di 6,2 e beverinità esagerata.
Ciccio, saliamo di livello. Nella Poule Promozione di B, il colpo l’ha fatto l’Amatori Catania, che ha vinto a Colleferro giocando per quasi tutta la partita con l’uomo in meno, o l’Amatori Messina, che è riuscita a strappare un pareggio con il Benevento?
Fermare Benevento non è semplice, però credo che il colpo con il peso specifico maggiore sia quello dei catanesi. Quasi 80 minuti in 14 e vincere in un campo difficile come quello di Colleferro è una grande prova di forza. A onor del vero va detto che a Roselli mancavano tantissimi uomini e che è stato costretto a gettare nella mischia molti esordienti. Ciò ovviamente non scalfisce i meriti dell’Amatori, anch’essa con qualche assenza di troppo.
Nella Poule Retrocessione, invece, la vittima sacrificale sembra sia il Cus Catania…
Ancora è prestissimo e vincere alla Cittadella non sarà facile per nessuno. Il CUS è una buona squadra e le chance di salvezza sono intatte.
Andiamo come il gambero, torniamo in C. Domenica inizia la fase Ranking con i quarti di finale. Chi vedi bene e chi vedi male.
Vedo bene Clan Messina, Cavalieri, Palermo e Aquile del Tirreno. I Briganti mi sembrano davvero in calo e l’Audax non so come reagirà alla batosta di Messina, anche alla luce della cessione di Stracquadanio (finora sempre presente, quindi un uomo chiave) al Cus Catania. Il Syrako, se al completo, può giocarsela però sarà davvero dura per tutte le squadre della C1 (ad esclusione del Clan Messina) centrare la salvezza.
Domenica scorsa è successa una cosa strana: la squadra che ospita l’incontro rinuncia alla partita, mi riferisco a Modica-Palermo. Tu che sai tutto, mi dici che è successo?
Onestamente sono impreparato. Non comprendo il senso di una rinuncia in casa, non ha una logica. Peccato perché i ragazzi avrebbero invece bisogno di giocare il più possibile. Avranno avuto i loro motivi, non entro nel merito.
Un’altra cosa strana, ben più strana, è accaduta ad Agrigento. Dopo la rissa di qualche domenica prima, che aveva coinvolto tutti i giocatori delle Under18 di Miraglia e Briganti, e che aveva mandato qualche ragazzo in ospedale e fatto squalificare diversi giocatori, il giudice sportivo aveva incredibilmente ordinato di rigiocare l’incontro. La partita invece non si è giocata per rinuncia degli agrigentini. Dacci la tua opinione.
La mia opinione è che questa partita non si doveva rigiocare, punto e basta. Punti di penalità a entrambe le squadre e via. La riprogrammazione della partita ha creato difficoltà a entrambe le società, nessuno voleva rigiocarla. Non mi sarei voluto trovare nei panni delle due dirigenze.
Infine, visto che stiamo chiudendo questa birra con argomenti poco frivoli, dimmi che impressione ti fa leggere sui social le notizie di roboanti vittorie, anche se si tratta solo di Under6 o Under14, e ascoltare i pesanti silenzi per le sconfitte, nonostante a perdere siano le formazioni Senior.
Credo sia necessario avere un codice etico (parola molto usata e abusata spesso solo sulla carta) che uniformi un po’ tutti nella gestione di queste cose. L’eccitazione per determinati risultati ci porta a dimenticare spesso che l’aspetto educativo è fondamentale e che parliamo di bambini (e genitori) che leggono i social e le stronzate che scriviamo. Leggo di Under14 con capacità tecnico-tattiche di una Senior, Under8 che surclassano sul piano del gioco gli avversari, pubblicazione istantanea di risultati roboanti che, per carità, ripagano del lavoro svolto ma che non tengono conto della responsabilità che abbiamo rispetto ai bambini e alle famiglie. Ovviamente ognuno scrive ciò che vuole e come vuole, nel rispetto delle regole e qui nessuno le ha violate. Però ci vuole coerenza e senso di responsabilità. Guardare quello che accade intorno a noi forse ci farebbe alzare lo sguardo, così come guardare in casa nostra a 360°, non solo dove c’è il sole...
Minchia che domenica!!!!!!!!!
Dove hai fatto le superiori, a Oxford?