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Una birra con Ciccio / 7
Ragusarugby, 10 novembre 2015
Due chiacchiere sui campionati di B e C con l'esperto di rugby (e di birre), Ciccio SchininÀ.
Ciccio, con la serie C1 ferma, immagino che domenica tu abbia fatto festa. Mi sbaglio?
Domenica sono dovuto stare con due piedi in una scarpa. Dopo tre trasferte di fila non ho avuto nemmeno il coraggio di dire a mia moglie che c’era il derby under 18.
Potrei cantarti un verso di Cocciante, ma non lo faccio. Però, siccome ti conosco abbastanza, so che, senza dare troppo nell’occhio, hai comunque seguito l’andamento delle squadre di C e B. E allora non posso non chiederti: che birra stiamo bevendo?
Ovviamente, anzi con maggior scrupolo e tempo... quindi beviamo una birra riflessiva, da pasteggiarci senza frenesia, una delle birre con cui sono cresciuto e che merita una grande attenzione: la Rochefort 10, birra trappista che dietro i tratti caratteristici di una Strong Dark Ale nasconde la complessità di una Barley Wine. Ogni sorso è una scoperta, dal liquoroso del malto ai sentori di caramello e cioccolato perfettamente bilanciato da un sentore piccante che richiama a cannella e liquirizia, una birra incredibilmente equilibrata che solo i maestri belgi potevano tirar fuori, e vediamo se tale complessità ti rallenta un po’ la bevuta e mi fa risparmiare il secondo bicchiere.
Devo dire che le tue scelte mi piacciono, quindi dubito che ce la farai. Intanto iniziamo a fare sul serio. In C1 si è recuperato Briganti-Audax e i catanesi hanno vinto di misura sui ragusani. Che domanda vuoi? La 1: allora la vittoria stentata del Padua sui Briganti non è da disprezzare? Oppure la 2: quanto è strano questo campionato, se tutti possono vincere o perdere con tutti?
Entrambe le definizioni calzano a pennello. È un campionato molto diverso rispetto a quello che abbiamo lasciato 3 anni fa, molto più livellato e combattuto. Nissa a parte siamo tutte in ballo. Mettici anche che, essendo in sei squadre, soltanto basta una giornata storta a stravolgere la classifica, perdi una partita e sei sotto. Peseranno tantissimo i punti bonus.
Negli altri due gironi dell’Area 4 i giochi sembrano fatti in quello campano, con Afragola e Salerno nettamente prima e seconda, mentre in quello pugliese c’è battaglia per i due posti che danno l’accesso alla Poule Promozione tra Monopoli, Bari e Trepuzzi. A parte i leccesi, scommetto che non ti aspettavi di trovare le altre quattro squadre ai primi posti dei rispettivi gironi…
Ti sbagli! In Campania i “neopromossi” Arechi Salerno sono una squadra che si trovava in C2 per pura casualità e l’Afragola primo in classifica non è altro che quell’Amatori Napoli che l’anno scorso aveva disputato la poule promozione. In Puglia l’unica sorpresa è l’ordine in classifica: mi aspettavo in fila Trepuzzi, Bari e poi Monopoli, ma comunque stiamo parlando di una manciata di punti. Più mi fai domande, più mi accorgo che non sai veramente nulla…
Adesso potrei citare un titolo di canzone di Celentano… ma ti risparmio anche questo. Andiamo avanti. In B ci sono stati risultati aspettati ed altri inaspettati. Ai primi, secondo me, appartengono, le vittorie di Benevento a Messina e della Partenope in casa con l’Amatori Catania; ai secondi le vittorie della Capitolina con Colleferro e del Civitavecchia in casa del Paganica, questa per il risultato risicato più che per la vittoria in sé. Dimmi che sei d’accordo!
Mi spiace ammetterlo ma stavolta non posso non essere d’accordo quasi su tutto. Sento e leggo addetti ai lavori che parlano di clamorosa sconfitta dell’Amatori Catania contro la Partenope e onestamente non comprendo il clamore: la realtà è che la Partenope, soprattutto in casa, è una gran bella squadra, forte in mischia e quadrata nei trequarti, una squadra con un ottimo settore giovanile e che, conseguenza del bel lavoro svolto, ogni anno inserisce giovani di assoluto valore e di questo non posso che complimentarmi con il mio amico Eddy Palazzi e con la dirigenza tutta. La sconfitta di Messina col Benevento ci sta tutta. I campani sono, insieme a Civitavecchia, la squadra più forte dell’area 4, e ci sta pure che questi ultimi vincano in extremis a Paganica perché lì il rugby si respira nell’aria. Vincere a Paganica sarà un’impresa per tutti. Invece, che succede al “mio” Colleferro non lo capisco, sono in difficoltà.
Non so invece come giudicare la vittoria del Cus Catania. Sinceramente quando lo avevo visto in amichevole a Ragusa non mi era sembrato granché. Adesso, dopo due vittorie consecutive, mi devo ricredere…
Parliamo sicuramente di un gruppo coeso, fattore da non sottovalutare. Ha vinto due partite fondamentali, in particolare quella con Reggio che, alla luce della sola retrocessione, potrebbe rivelarsi fondamentale in seconda fase (ricordo che i calabresi devono azzerare la penalità in fase 1 altrimenti si porteranno dietro l’eventuale penalità residua in fase 2). La bravura del CUS sta nell’aver sfruttato, con determinazione e carattere, ogni singola occasione che la partita ha offerto. Sarei però disonesto se non dicessi che Reggio Calabria ha subito davvero troppo il metro arbitrale negli 80 minuti, un metro arbitrale che davvero non ho compreso, a questo mettici che per ora non gliene va dritta una sia in campo che fuori ed ecco spiegata la classifica.
Ciccio, siamo alla fine della birra bevuta, il secondo bicchiere è stata una fantastica gioia, e di quella chiacchierata. E tu mi sembri brillo abbastanza. Quindi senti di poterti chiedere il pronostico di Padua-Nissa che si gioca domenica.
Considerata la qualità dei protagonisti, sono sicuro che i tre fusti di birra che ho comprato per il terzo tempo li finiamo certamente.