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Tre alla fine

Ragusarugby, 16 aprile 2015

 
Con tre partite ancora da giocare, la lotta per la salvezza coinvolge quattro squadre e per il Padua tutto È ancora possibile, anche se una vittoria a Roma renderebbe le cose piÙ semplici.

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Per tanti, Capitolina Roma – Padua Ragusa, che si giocherà domenica pomeriggio in casa dei laziali, è già una partita da “dentro o fuori”. Per tanti, ma non per tutti, a cominciare dai due allenatori, il romano Damiano Lo Greco e ragusano German Greco.
Il primo: «Ci sono ancora tanti punti in palio, con le quattro squadre in lotta per salvezza che si incroceranno più volte. Certamente, però, quella di domenica è una partita importante».
Il secondo: «La partita di domenica è decisiva perché giochiamo con una diretta concorrente, e per questo è importante fare un buon risultato, ma la lotta per la salvezza è ancora tutta aperta».
Le due compagini arrivano però a questo appuntamento con due opposti stati d’animo. Mentre i laziali hanno il morale a mille, grazie ai tre risultati utili consecutivi (vittoria a Lecce e vittoria e pareggio in casa con Reggio e Napoli) inanellati nelle ultime giornate e dalla “quasi” vittoria a Colleferro, i ragusani invece partiranno per Roma con il morale sotto i tacchi, per colpa delle due sconfitte molto pesanti rimediate a Reggio e in casa con la Partenope.
Coach Greco, però, tende a sminuire questo aspetto: «Rispetto a domenica non ci saranno rivoluzioni nel XV di partenza perché la rivoluzione deve avvenire nelle teste dei miei giocatori. Con Napoli abbiamo giocato solo 10 minuti e poi siamo crollati. Con la Capitolina dovremo tornare a giocare per tutta la durata dell’incontro. Domenica il nostro punto debole è stata la mischia: la nostra è giovane e con poca esperienza, e la Partenope ne ha approfittato, massacrandoci. Con i romani sarà diverso perché anche loro hanno un pacchetto giovane, con ragazzi in crescita, e quindi penso che sarà una sfida giocata da armi pari».
In casa laziale c’è anche voglia di rivincita per la brutta sconfitta rimediata dell’andata.
«A Ragusa abbiamo giocato forse la nostra peggior partita stagionale. Per questo i ragazzi ci tengono a giocar bene e rifarsi. A loro scusante posso dire che quella è stata una trasferta molto pesante. Giocare in casa sarà certamente meno faticoso e più facile. La Capitolina di oggi è lontana parente di quella vista in Sicilia, anche se i giocatori sono pur sempre gli stessi. Probabilmente è cambiata la mentalità, e forse proprio la sconfitta di Ragusa, con la successiva vittoria di Lecce è stato il momento di svolta. Adesso in loro è tornata la voglia di giocare e di divertirsi».
La stessa voglia che vorrebbe rivedere nei propri uomini German Greco. Per sapere se la rivedrà, dovremo aspettare le 15:30 di domenica, quando il signor Lorenzo Imbriaco della sezione di Bologna darà il fischio d’inizio.