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Per sport, solo per sport

La Città, 30 settembre 2006

 
CRONACHE SURREALI DA UNA CITTĄ IN DECLINO

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Da tempo si legge e si sente dire che Ragusa è una città in declino, che è stata superata dagli altri centri della provincia, che, a riprova di ciò, ad esempio, si sostiene che anche nello sport il capoluogo ibleo si trovi agli ultimi posti.
Tutto falso! È solo una sporca manovra per gettare discredito sulla nostra città. Il nostro giornale ha fatto una piccola inchiesta sul mondo sportivo ragusano per dimostrare che non siamo affatto gli ultimi. Ecco i risultati.
Tiro del collo al gallo medicano. Le origini di questo sport si perdono nella notte dei tempi ed è proprio perché era notte che non se ne sa quasi nulla.
Scopo del gioco è quello di tirare il collo a quanti più galletti è possibile. La squadra ragusana primeggia da sempre in questa disciplina perché quando c’è da tirare il collo ad un modicano nessuno si tira indietro!
Getto della statua. Sport elitario (non è da tutti fare e subito dopo rendersi conto di aver sbagliato ed essere costretti a disfare), ha raggiunto il suo culmine tre anni fa quando è stata gettata la statua di Pennavaria (è la performance con la quale  la squadra ragusana ha conquistato il titolo di campione d’Italia). A Ragusa questa disciplina sta avendo un grande successo anche nell’altra sua variante: il getto dell’asfalto (si asfalta una strada e dopo due giorni ci si ricorda che non si è passato un cavo e così si fa uno scavo e dopo un paio di mesi si riasfalta nuovamente).
Autoimmobilismo. È uno sport di massa, praticato da tanti ragusani. Consiste nel mettersi in auto per fare un giro che parte e finisce da casa propria ma passando per via Roma o per Ibla. Vince chi ci mette più tempo. Si pratica in singolo, in coppia o in doppia coppia. Il record europeo di questa disciplina, ottenuto durante i giorni della festa di San Giovanni dell’anno scorso, appartiene a 2 amici ragusani, che sono rimasti imbottigliati in corso Italia per oltre 5 ore e per i quali i familiari, che li avevano dati per dispersi, avevano chiesto anche l’interessamento della trasmissione “Chi l’ha visto?”.
Salto della barricata. In questa specialità i ragusani non sono al top della categoria dato che le prestazioni migliori appartengono ad altri atleti (Sgarbi, Buttiglione). Ai nostri livelli è comunque da segnalare la performance di Antonio Di Paola, fino a pochi mesi fa assessore con la Giunta Solarino e adesso consigliere comunale eletto nelle liste dell’UDC. Piccoli saltatori crescono!
Tiro al piccione. È lo sport nazionale per eccellenza: basta dire o fare qualcosa che non piace a qualcuno per essere impallinati. Ultimamente Ragusa si è distinta per l’impallinamento del sindaco Solarino da parte del suo stesso schieramento, nel quale ha brillato la stella del suo capitano, il senatore Battaglia. Qualcuno ha parlato di sindrome da Tafazzi.
Ripescaggio del rombato. In questa disciplina sono altre le squadre che primeggiano a livello nazionale (il record appartiene al ripescaggio di Storace, non eletto alle elezioni regionali del Lazio e promosso Ministro della Salute nel Governo Berlusconi). Ma Ragusa si aggiudica nettamente il derby con Modica, visto che noi siamo riusciti a ripescare, in tempi record (15 giorni netti!!!), l’onorevole Cosentini, non eletto alle elezioni regionali e subito nominato vicesindaco, mentre la città della contea non è riuscita a fare altrettanto con Nino Minardo, altro illustre non eletto alle regionali.

[con 'U Graddru]