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Non ci limitiamo a piangere
La Città, 22 aprile 2006
INTERVISTA AD ANGELO CHESSARI, PRESIDENTE DELL’Ascom IBLEA.
Chessari: “Riorganizzeremo i piccoli commercianti per vincere la sfida con la grande distribuzione”
A Ragusa gli ipermercati e i centri commerciali stanno nascendo ad un ritmo impressionante. Di questo, del ritardo accumulato dalla nostra città nei confronti del polo commerciale di Modica e dei rischi di un surplus di offerta commerciale abbiamo parlato con Angelo Chessari, presidente dell’Associazione dei Commercianti di Ragusa.
Presidente Chessari, da qualche tempo a Ragusa stanno aprendo tanti ipermercati e centri commerciali, spesso mostruosamente grandi come quello che l’Ipercoop sta realizzando nel tratto finale di viale delle Americhe. Non crede che in questo modo i piccoli commercianti, soprattutto quelli del centro storico, saranno costretti a chiudere bottega?
L’Ascom non è totalmente sfavorevole all’apertura dei centri commerciali. Ci preoccupiamo, però, dì quello che potrà succedere nella prima fase, quando cioè i centri commerciali andranno ad aprire. Ci sarà tanta curiosità da parte della clientela e il rischio che si correrà sarà quello della desertificazione del centro storico. In un primo momento saremo costretti a subire ma, poiché i centri commerciali richiamano molta gente, anche da fuori, noi speriamo di intercettarne un po’, e in questo modo recuperare una parte della clientela persa in precedenza.
Non le sembra che sia poco? Non le sembra che bisogna fare qualcosa in più?
Noi non ci limitiamo a piangere. È chiaro che bisogna fare qualcosa per difendere i propri interessi che sono opposti a quelli della grande distribuzione. Abbiamo già organizzato una tavola rotonda con tutte le categorie che rappresentiamo e con cui abbiamo individuato delle strategie per contrastare il grosso flusso di gente verso i centri commerciali offrendo servizi, professionalità c qualità. Tutte cose che la grande distribuzione non offre.
A Modica il Polo commerciale esiste da anni. Come mai Ragusa è così in ritardo?
A Modica si è programmato già 10-15 anni fa. La nostra classe politica non si c accorta di questa novità. Anche l’Ascom ha le sue colpe, dato che nemmeno da parte nostra si è fatto attenzione a quella realtà.
Non c’è stata una mancanza di comunicazione tra i commercianti e le varie Amministrazioni comunali?
Noi con il sindaco Solarino non siamo riusciti a parlare, ognuno ha i propri difetti. Forse noi non abbiamo capito che a quell’Amministrazione non interessava nulla delle attività economiche di Ragusa. E questo nonostante il fatto che il commercio dia occupazione a tante persone. La nostra associazione rappresenta 1.300 aziende, dunque circa 5.000 famiglie vivono grazie a questo settore. Questi sono numeri che dovrebbero far riflettere qualunque Amministrazione. Solarino con noi non è stato lungimirante tanto è vero che i risultati si sono visti: mi riferisco, ad esempio, a piazza Vann’Antò. Con il sindaco Arezzo, invece, si era iniziato un progetto che doveva essere la continuazione di quello per Ibla. L’intesa c’era, ma poi non è stato rieletto e tutto è finito nel nulla. Mi auguro che con la prossima Amministrazione, che sia di destra o di sinistra per noi non fa differenza, ci possa essere un’intesa forte.