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Suonare con gioia

Operaincerta, 14 aprile 2006

 
La sala multifunzione "Georges Brassens" di Beaucourt

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Spesso pensiamo che le cose importanti siano quelle grandi o quelle che si fanno in posti grandi. La sala multifunzione “Georges Brassens” di Beaucourt ci dice che, per fortuna, può non essere così.

Beaucourt è una cittadina con poco più di 5.000 abitanti, a pochi chilometri da Monbéliard, nel dipartimento di Belfort, nell’Est della Francia (zona famosa più che altro perché sede della Peugeot).

E a Beaucourt, dal 1977, un gruppo di amici ha fondato l’associazione culturale “La Maison pour tous” della quale, l’anno prossimo, si festeggeranno i trent’anni con una serie di iniziative speciali.

Quanta strada è stata fatta, se pensiamo che all’inizio erano in due – Sylvie e Luca Renaud – ad invitare gli amici che avevano semplicemente voglia di suonare e che oggi l'associazione conta una ventina di collaboratori volontari e una dipendente! Ogni anno, questo nocciolo fedele di amici va alla ricerca del colpo a sorpresa nello scoprire talenti sconosciuti e presentare al pubblico un stagione culturale degna di attenzione.

Dalla vecchia sala delle feste della città, sono riusciti a creare un spazio per gli spettacoli, la sala “Georges Brassens”, inaugurato nel 1982 con Leny Escudero. In questa sala intimista da 400 posti, dove si sta vicino agli artisti, sono passati in tutti questi anni alcuni tra i più grandi nomi della canzone come Georges Moustaki, Graeme Allwright ma anche alcuni tra i nuovi rappresentanti della scena francese come Bénabar, Les têtes raides, Mathieu Boggaert, Marie et ses Beaux Courtois (c’è come un’aria di famiglia...), Les ogres de Barback, Thomas Pitiot ma anche cantanti che vengono da altri posti come Daby Touré, Idir, the Nits... Bisogna dirlo, la programmazione è ricca, varia e sempre piena di (buone!) sorprese. Come quella di Gérard Morel, un vero godimento!

Dal 1977, più di 250 artisti si sono esibiti di fronte al pubblico caloroso e amichevole della sala “G. Brassens”. Perché qui l'atmosfera è differente: le persone vengono per condividere, per scoprire, per il proprio piacere. Questè è ciò che la rende differente dalle altre sale della Regione, dove essere abbonato significa avere più di 60 anni e dove mostrare un'aria disincantata sembra obbligatorio (per esperienza, possiamo dirvi che vedere Les têtes Raides a Beaucourt e poi in un'altra sala "prestigiosa" della zona, fa la stessa differenza che andare ad un concerto ed ascoltare un CD. Questo è dirvi dell’atmosfera che regnava nell'altra sala!).

Nella sala “Georges Brassens” gli artisti sono felici di esibirsi: apprezzano il lato "artigianale" dei rapporti con l'associazione ma anche la professionalità di cui dà prova.

Ed il pubblico e gli abbonati vi si ritrovano anche perché li si conosce e si sentono accolti come a casa.

E allora, con una tale atmosfera, gli artisti si concedono senza limiti: così come nell'ultimo concerto, nel quale Thomas Pitiot ha cantato per il pubblico canzoni poetiche, divertenti, tenere e meticcie per più di 2 ore e mezza! I concerti a Beaucourt fanno spesso rima con piacere e, senza dubbio, quella sera è stato così!

(La foto è di Jean Luc HOPP)